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giovedì 30 dicembre 2010

Usa, class action contro la Apple

Le applicazioni per iPhone e iPad sono lesive della privacy.
È l'accusa mossa alla Apple da un gruppo di consumatori americani.
Martedì scorso un avvocato statunitense ha infatti annunciato l'avvio di una azione collettiva contro l'azienda di Cupertino e nove sviluppatori di applicazioni per utilizzo non autorizzato di dati personali.
L'istanza è stata depositata presso il tribunale di San José in California.
I ricorrenti chiedono un indennizzo e gli interessi per non essere stati correttamente informati.
Nel mirino, in particolare, ci sono alcune applicazioni per iPhone e iPad, tra cui TextPlus4, Pandora, Backflip, The Weather Channel e Dictionary.com. Questi ultimi avrebbero comunicato a terzi informazioni personali che hanno permesso di inviare pubblicità mirate agli utenti.
Questi ultimi lamentano che la loro proprietà personale è stata trasformata in un apparato in grado di spiare tutti i loro movimenti online.

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Alla prossima!

fonte: 
it.finance.yahoo.com

Bufala - Owen Wilson è morto oggi

ilsole24ore.com chiude l'anno con una bufala clamorosa!
Ieri è stato pubblicato questo articolo:

"ilsole24ore.com - L’attore americano Owen Wilson è morto oggi durante un incidente mentre faceva snowboard sulle nevi svizzere, a Zermatt dove era in vacanza con la famiglia e gli amici. La notizia è stata anticipata dal sito LiveLeak. Owen, 42 anni, texano, ha recitato in film di grande successo, spesso in coppia con il suo amico Ben Stiller. Tra i film più noti in cui ha recitato si ricordano Una notte al Museo 1 e 2, i Tenenbaum, Starsky e Hutch, Vi presento i miei, Io e Marley…



I testimoni hanno raccontato che Wilson ha perso il controlllo del suo sonwboard ed ha battuto a forte velocità contro un albero. È stato soccorso con un elicottero e trasportato in breve tempo presso l’ospedale locale dove i medici non hanno potuto far altro che constatarne il decesso, che sarebbe avvenuto subito dopo l’impatto. L’attore indossava un casco di protezione."

Ma per fortuna si trattava solo di una grandiosa bufala.
Oggi è stata pubblicata la smentita:

"ilsole24ore.com - Owen Wilson non è morto, era una bufala. Le nostre scuse ai lettori
Le nostre scuse. In gergo giornalistico esiste un motto che dice: meglio un buco che una toppa. Ma questa purtroppo è una toppa. Ci scusiamo con i lettori e ovviamente con l'interessato (dicono peraltro porti bene) per aver dato ieri sera per qualche minuto la notizia falsa della scomparsa di Owen Wilson, spassoso attore. Era su un sito di solito attendibile, ma come sappiamo la rete può fare brutti scherzi. Ne siamo molto convinti e siamo molto attenti alla bufale sui temi cari al Sole 24 Ore, chiudere l'anno con un errore grave su un tema differente ci sprona a diventare sempre più attenti e bravi su tutto. Scusate per la bufala e per la toppa. Auguri."

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link:
smentita su ilsole24ore.com

Facebook - Ecco 5 modi per rovinarsi la vita con Facebook

Una lettera di cinque medici italiani sostiene che Facebook possa indurre un forte stress psicologico. Wired.it ha raccolto le cinque teorie che additano i social-network come strumenti dannosi

Un articolo tutto sommato interessante. Utilizzare Facebook va benissimo... ma come in tutte le cose... non bisogna eccedere!

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link:

Differenza tra penDrive USB e Hard Disk USB esterno

HDD vs USBPen... qualche cenno sulle differenze
Ultimo aggiornamento 07/06/2014

Sono sempre più frequenti le vostre domande sugli argomenti che tratto su queste pagine. Anche oggi rispondo ad una domanda inviatami per email all'indirizzo vm_tempbox-perparlarediweb[at]yahoo.it che è sempre a vostra disposizione.

Mi scrive piolo9210 e mi chiede:

Ho dei file da trasferire da un PC che ho venduto. Non so se acquistare una flash memory USB o un HD esterno. Puoi aiutarmi?
(continua sotto) 
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Per rispondere è necessario soffermarsi sulle differenze individuabili tra una penna usb ed un HD:
  • il costo
  • la capacità di memoria
  • la tecnologia
  • la dimensione fisica (l'ingombro)
  • l'interfaccia
  • l'alimentazione
  • la resistenza agli urti

Il costo
Per una pendrive di 16GB su Amazon si spendono €10,00. Da 32GB si trovano a prezzi intorno ai E20,00. Quelle da 64GB ve ne sono, ma sono ancora un po' care. Per un HDD portatile di 500GB se ne  spendono meno di €50,00 e, a prezzi sensibilmente diversi, se ne trovano ormai da 1, 2 e 3TB. Ragionando in termini assoluti, risulta certo più conveniente la PenDrive.

[se non leggi bene l'articolo vai sul blog http://vincenzomiccolis.blogspot.it/ o sulla versione mobile http://bit.ly/AeHvgL]


La capacità di memoria
Parlando di prodotti commerciali, le penne USB più diffuse sono da 16GB e 32GB. Quelle da 64GB hanno un costo ancora elevato. Gli HDD portatili partono da 500GB ma se ne trovano ormai da 1, 2 e 3TB anche nei centri commerciali.

La tecnologia
Le cosiddette pennette sono memorie flash con una FAT virtuale, mentre gli HD esterni sono solitamente dischi rigidi con testina (RPM).

La dimensione fisica (l'ingombro)
L'HD è certamente meno portatile, ma permette la mobilità ad una grande mole di dati. Gli HD più pratici sono da 2,5 pollici ma se ne trovano anche da 1,8 pollici. Le versioni più grandi da 3,5 pollici solitamente sono utilizzate per gli HD desktop, più scomodi da trasportare ma che presentano solitamente più interfacce e spesso, per le versioni votate alla multimedialità, anche il telecomando.

L'interfaccia
Le pennette USB, come dice il loro nomignolo sono sempre USB (1.1 ormai rare, 2.0 e 3.0). Gli HD possono presentare contemporaneamente anche ulteriori tecnologie. La più diffusa era FireWire a circa 800Mbps. Sono ormai largamente diffusi in commercio dischi USB3.0, che raggiungono una velocità di trasferimento di 4,8 Gb/s (l'equivalente di circa 600 MB/s). Lo standard eSATA è piuttosto diffuso ma relegato al mondo strettamente informatico.

L'alimentazione
Le penDrive prendono l'alimentazione dalla presa USB. Gli HD possono presentare un alimentatore oppure essere auto-alimentati. In questo ultimo caso utilizzano due prese USB: una per lo scambio dati e la seconda per l'alimentazione.

La resistenza agli urti
Se la pennetta ha un involucro resistente e non cade di punta, le probabilità che i file vadano persi non sono altissime. Rimane comunque un dispositivo delicato, non ideale per la conservazione di copie uniche ed importanti. Possono danneggiarsi facilmente in presenza di campi magnetici. Per un HD il discorso cambia perché si tratta di strumenti molto più delicati. In particolar modo quelli muniti di testina sono molto fragili. Vi sono dei dischi boxati in alluminio e rivestiti in materiale antiurto (rugged), ma il loro costo è maggiore a quelli con involucri di plastica senza particolari protezioni.

Conclusione
Fatta questa disquisizione tecnologica è necessario capire che file si devono trasferire ed in breve che uso si deve fare del device. Caro piolo9210, è da capire quanto tempo vuoi che questi file rimangano sulla memoria. Se sono dati di utilità temporanea o se li vuoi mantenere per molto tempo. Ipotizzando che si tratti di foto e video personali è necessario capire se li si vorrà a breve trasferire su di un altro PC o su di un DVD; o se rimarranno sul disco. Per dei dati temporanei che non superino i 16/32GB direi che la penDrive va benissimo. In caso contrario, per dimensioni e volatilità maggiore tenderei più ad un HD, anche se di piccole dimensioni.

In assenza di limiti di budget potresti anche vagliare la scelta di un'Unità a stato solido (SSD) che presenta una serie di interessanti vantaggi. Avremo certamente modo di parlarne in un articolo futuro.


Alla prossima!
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DISCLAIMER: Il contenuto dei miei articoli è reso disponibile così com'è. Per Parlare di Web non offre alcuna garanzia sui contenuti che sono forniti a solo scopo di intrattenimento e/o didattico con l'obiettivo di fare da spunto di riflessione per il lettore proponendo idee, concetti e recensioni di prodotti e servizi tecnologici. Il blog Per Parlare di Web non si assume alcuna responsabilità per ogni conseguenza dannosa che possa risultare al lettore dall'adozione di indicazioni descritte nei nostri articoli e nelle nostre guide hardware e software.

mercoledì 29 dicembre 2010

Auguri!

Auguro una divertentissima fine del 2010 ed un molto sereno 2011 a tutti voi ed ai vostri cari!


Happy New Year!


Microsoft: Allen Rilancia Causa Contro Apple e Google

mercoledì, 29 dicembre 2010 - 12:28


AGI - Seattle - Il cofondatore di Microsoft Paul Allen ha deciso di continuare la battaglia legale contro Apple, Google, Facebook, Youtube e altri colossi tecnologici Usa, colpevoli, secondo lui, di aver violato i brevetti detenuti dalla sua società Interval Licensing. Verso la fine di agosto Allen aveva presentato denuncia, ma a inizio dicembre il giudice del tribunale distrettuale di Seattle, Marsha Pechman, ha respinto la causa perché troppo vaga accogliendo le richieste di Apple e Google .


fonte: it.finance.yahoo.com

martedì 14 dicembre 2010

Microsoft Internet Explorer - Aprire le pop-up in una nuova scheda

Internet Explorer è di fatto "il Browser" (fonte: netmarketshare.com). Rosicchiano continuamento quote di mercato anche gli altri browser: Mozilla Firefox, Google Chrome, Apple Safari, Opera e Flock.
A questi si affiancano i nuovi browser utilizzati dagli smartphone come: Opera Mini, BlackBerry e HTC (questi ultimi evidentemente proprietari) che compaiono sempre più frequentemente nelle statistiche dei siti web.

L'essere utilizzati da milioni di persone non comporta una altrettanta approfondita conoscenza di questi strumenti da parte degli utilizzatori. Spesso il browser è utilizzato così com'è configurato per default. L'utente, perché inconsapevole, si accontenta di quel che questo fà nativamente.

Per contribuire a fare chiarezza su questo argomento approfitto della domanda giratami da Sandra all'indirizzo vm_tempbox-perparlarediweb[at]yahoo.it (che trovate anche in testa al blog). La domanda è la seguente:

"Voglio che quando visito una popup questa si apra in una nuova scheda del mio Explorer7. Come posso fare?"

Chi non conoscesse la navigazione a schede può informarsi su wikipedia dal quale riporto un piccolo estratto:

La Navigazione a schede o in inglese tabbed browsing è una funzione, sperimentata dall'InternetWorks della BookLink Technologies nel 1994 e introdotta poi al grande pubblico nel 1999 dal browser IBrowse per AmigaOS, e l'anno dopo da Opera e poi da altri quali Mozilla Firefox, Konqueror, Safari e Internet Explorer (a partire dalla versione 7), che consente di navigare più pagine web contemporaneamente, mantenendo però il tutto all'interno di una sola finestra, in modo da semplificare la navigazione tra l'una e l'altra e di consumare meno risorse di sistema.

Ora vediamo come impostare Internet Explorer 7 a questo scopo:
1 - apriamo il menù Strumenti
2 - clicchiamo sulla voce di menù Opzioni Internet
3 - andiamo la scheda Generale della maschera appena visualizzata
4 - nel gruppo Schede clicchiamo su Impostazioni
5 - nella ulteriore maschera così visualizzata, nel gruppo In presenza di popup selezioniamo (il radio button) Apri sempre i popup in una nuova scheda
6 - Ok per confermare





Ringrazio di cuore Sandra per la sua domanda e spero di essere stato d'aiuto a lei ed a voi.
Per qualsiasi altra richiesta o informazione potete scrivermi alla mail in testa al blog o postare un commento.

Alla prossima!



Amazon, Ebay e Google investono nel "locale"

Amazon.com e eBay stanno investendo nei servizi internet locali, inserendosi in uno dei settori più in crescita dal punto di vista della popolarità e della remuneratività.

Amazon, il più grande retailer del mondo, ha in programma di investire 175 milioni di dollari nel portale di coupon online LivingSocial, mentre il gigante dell'e-commerce eBay sta acquisendo Milo.com, sito online che consente agli utenti di verificare se un determinato prodotto è disponibile nei negozi locali.

Anche Google, secondo quanto riferito da numerosi media, sta per completare l'acquisto del portale Groupon, specializzato in offerte di acquisti collettivi, per una cifra che si aggira sui sei miliardi di dollari, entrando così in un mercato che, nel 2010, varrà più di 90 miliardi di dollari.

"E' una vera e propria local-mania", ha commentato Colin Gillis, analista di BGC Partners. "Si sta cercando di acquisire una posizione strategica in questo mercato. Questo è quello che sta avvenendo".

LivingSocial, infatti, si è assicurato anche un investimento di otto milioni di dollari da Lightspeed Venture Partners. Gli introiti della società, che attualmente ammontano a più di un milione di dollari al giorno di media, dovrebbero superare i 500 milioni di dollari nel 2011, riferisce la stessa LivingSocial.

Le offerte locali rappresentano "al momento la categoria di e-commerce più promettente e con i maggiori margini di crescita", ha spiegato Jeremy Liew, amministratore delegato di Lightspeed.

"Non hanno paura di scommettere ingenti cifre su settori nei quali intravedono il futuro di Internet", ha aggiunto il dirigente riferendosi ad Amazon.

fonte: it.finance.yahoo.com

Il vero rivale di Yahoo? È Facebook

Il vero rivale di Yahoo? È Facebook e non Google, titolare del motore di ricerca più grande al mondo.
Lo afferma l'amministratore delegato di Yahoo!, Carol Bartz. "Il nostro maggiore competitor - spiega Bartz, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg - è Facebook più di Google". Il numero degli utilizzatori di Facebook ha superato quota 500 milioni e il valore della società - in base ai dati di SharePost - è di 40 miliardi di dollari. Yahoo! ha una capitalizzazione di mercato di "soli" 22,1 miliardi di dollari.

fonte: it.finance.yahoo.com

Yahoo - Probabile licenziamento di 650 dipendenti

martedì, 14 dicembre 2010 - 12:49


Yahoo si prepara ad annunciare il licenziamento di 650 dipendenti, pari a circa il 5% della forza lavoro. Lo scrive il Wall Street Journal. La riduzione del personale sarebbe l'ultimo sforzo di Yahoo per snellire le operazioni e abbassare i costi. La internet company nel terzo trimestre ha riportato una flessione del 7% nelle vendite legate alle ricerche sul web. Per la società guidata da Carol Bartz si tratterebbe della terza ondata di licenziamenti negli ultimi anni.
 
fonte: it.finance.yahoo.com

giovedì 9 dicembre 2010

Phishing - Wind una ricarica gratuita

Per un attimo c'ho pensato!
Al momento sono un cliente Wind e questa volta ho avuto la forte tentazione di cliccare il link "malefico". Prima di cliccare (per un barlume di lucidità) ho guardato la destinazione nella barra di stato e, vedendo un dominio windss.it e dei nomi di file e cartelle strani, il dubbio ha iniziato ad insinuarsi nei miei pensieri.
Indico quì di seguito il link per completezza rendendolo inutilizzabile.
h t t p : / / w m 7 . e m a i l . i t / w e b m a i l / w m _ 5 / r e d i r . p h p ? h t t p : / / w w w . w i n d s s . n e t / W i n d S h o p _ f i l e / W i n d S h o p . h t m

Per ulteriore verifica, ho voluto fare una ricerca su Google per le chiavi "Hai Ricevuto Una Ricarica Telefonica Omaggio" e "Wind una ricarica gratuita" rispettivamente il nome del mittente (!) e l'oggetto del messaggio. Solo per fortuna, è saltato fuori almeno un caso simile segnalato sul blog Bufale On Line nel post di MassimoM intitolato Attenzione alle postePay! ( http://bufaleonline.blogspot.com/2010_11_01_archive.html ) peraltro molto recente. Io ho ricevuto la mail ieri 8 dicembre 2010 ed il post è di sabato 27 novembre 2010.

"Hai Ricevuto Una Ricarica Telefonica Omaggio"
"Wind una ricarica gratuita"
Titoli del genere devono sempre insospettire. La massima "non ti regala niente nessuno", in particolare sul web, si dimostra quanto mai "azzeccata".

Un invito esplicito ad accedere a servizi riservati, che cioé richiedono autenticazione, direttamente da una mail deve sempre allarmare. Gli istituti di credito, servizi di pagamento e telco del calibro di Wind non chiederebbero mai all'utente una "manovra" così pericolosa. A titolo di esempio scrivo quanto riportato in merito sul sito ING DIRECT (Conto arancio):

Proteggiti dal phishing
Impara a riconoscere le nostre comunicazioni email per evitare le frodi online.
Le email inviate da ING DIRECT presentano alcune caratteristiche che ti permettono di riconoscerle:

  • sono personalizzate con l'indicazione del tuo nome: ad esempio "Gentile Mario"
  • sono riportati i tuoi dati identificativi: nome, iniziale del cognome e parte del numero del prodotto ING DIRECT che possiedi;
  • nessuna nostra email contiene link cliccabili che ti conducono a una pagina in cui inserire codici identificativi
  • nessuna email ti chiederà informazioni personali o dati relativi ai tuoi codici di accesso
RICORDA inoltre che:
ING DIRECT non ti richiederà mai, tramite email o telefono, di fornire i tuoi codici identificativi
ING DIRECT non ti chiederà mai di contattare un numero di telefono diverso da quelli ufficiali del call center che trovi sul nostro sito


L'indirizzo del mittente service@libero.it è un altro punto oscuro. È vero che Wind e Libero sono parte della stessa famiglia, ma per aziende di questo calibro sarebbe una caduta di stile inviare promozioni con indirizzi differenti. Inoltre questa tipologia di messaggi arriva solitamente da indirizzi tecnici del tipo no_replay@dominio.it che presuppongono una comunicazione unidirezionale tipo broadcast.
Il contenuto della mail, in un primo momento, sembra essere fatto ad arte. In un banner (anche questo col link allo stesso indirizzo!) compaiono l'Incontrada, Panariello e Fiorello. È il banner che compare sul sito Wind.it all'indirizzo http://www.wind.it/it/promo/pagina51.phtml relativo all'offerta Wind - Privati - Super TuttoIncluso restituita da Google per la chiave di ricerca "Super TuttoIncluso" di cui si parla nella mail. Mostro il banner di seguito.



Guardando l'offerta mi sono accorto che non c'era traccia nel messaggio ricevuto delle sue caratterisitche peculiari. Ho trovato strano anche questo aspetto.

La grafica del messaggio, a parte il banner è assente. Io ricevo periodicamente la newsletter di Wind.it ed è invece molto curata.
Nel testo della mail sono presenti anche altri link che puntano tutti alla destinazione sospetta. Un link dovrebbe rimandare all'elenco rivenditori autorizzati Wind; un altro alle Condizioni Generali di Contratto.
Wind non farebbe mai un "errore" simile.

Per rendere il regalo ancora più accattivante nel testo della mail si parla di un concorso a premi collegato alla promozione, ecco il testo:
"Oggi con soli 10,00 euro di ricarica telefonica, riceverai sul tuo telefono una ricarica omaggio
di 40,00 euro, e parteciperai al concorso mensile per l'estrazione di 5000 buoni da 500,00 euro
divisi per l'anno solare in ricariche telefoniche."

Facendo due calcoli, 5000 buoni da €500,00 fanno un totale di €2.500.000,00 che è un bell'investimento pubblicitario. Non conosco i budget stanziati da Wind per il marketing ma mi sembra un importo molto importante... troppo. Inoltre si parla di anno solare, ma il 2010 è praticamente finito e non si parla mai di 2011.

Il messaggio è impersonale. Insolito per un'offerta di questo tipo. Se l'azienda mi contatta come suo cliente, farebbe certamente lo sforzo di mettere il mio nome nel testo del messaggio.  

Per fare un servizio alla comunità, conscio del pericolo, ho cliccato sul link per vedere effettivamente dove puntasse, ma la pagina, dopo una paio di "salti", va in errore e termina su di un link non funzionate h t t p : / / w w w . % 3 c c p a n e l % 2 0 l a n g p r i n t = /

Ci si potrebbe chiedere: "Che scopo ha un phisher di carpire le mie credenziali al sito Wind?"
Probabilmente non è l'accesso al sito Wind, l'oggetto principale del tentativo di frode. Lo è invece il numero di carta di credito che si utilizzerà per la ricarica da 10 euro necessaria per usufruire del bonus e partecipare al concorso.

Ho ritenuto di fare immediatamente un articolo sull'argomento non avendo trovato altre segnalazioni.
Bisogna stare attenti. Quando si aprono mail che invitano ad utilizzare servizi mediante login (e non ce ne dovrebbero essere) deve diventare una regola assoluta guardare sempre l'indirizzo che il browser mostra in corrispondenza, ed al minimo sospetto desistere o almeno accertarsi della validità effettiva del messaggio. Quando c'è il minimo dubbio può essere d'aiuto leggere un mio articolo di qualche tempo fà 5 regole anti-SPAM  


Un particolare ringraziamento va a MassimoM del blog Bufale On Line
http://bufaleonline.blogspot.com/

...ed agli altri siti che di questo tipo di truffa parlano anche in maniera approfondita, ma che non sono emersi su Google per le ricerche che avevo fatto inizialmente.
In Ancora ricarica telefonica con bonus per questo sito di phishing altamente ingannevole ai danni di Wind (30 settembre) su http://edetools.blogspot.com/

Nel DB di anti-phishing.it http://database.anti-phishing.it/ dove è possibile trovare ed aggiungere un tentativo di phishing. In effetti il 5 dicembre risulta esservi una segnalazione per l'indirizzo che ho indicato. Per verificare la presenza di un link nelle segnalazioni registrate si può fare una ricerca su Google del tipo:
http://URL_NEL_MESSAGGIO_DI_PHISING site:http://database.anti-phishing.it/

...senza dimenticare chi insegna ai propri utenti a difendersi come ING DIRECT

Per qualsiasi altra richiesta o informazione potete scrivermi alla mail in testa al blog o postare un commento.
Alla prossima!


Microsoft Internet Explorer - Come faccio a vedere qual'è la versione che uso?

Approfitto dell'occasione per ringraziare gli utenti che leggono Per Parlare di Web, delle loro domande e delle loro curiosità. Per inviare richieste è possibile farlo via commento o scrivendo direttamente al mio indirizzo di posta elettronica vm_tempbox-perparlarediweb[at]yahoo.it indicato anche in testa al blog.

Oggi rispondo a vito80 che mi chiede: "Come faccio a vedere qual'è la versione che uso?"

Me lo chiede perché per un'anomalia software, il servizio di assistenza gli ha chiesto questa informazione. È più semplice di quanto sembri. Per chi non s'è mai trovato in questa situazione potrebbe sembrare un'informazione marginale, di poca importanza, ma è invece determinante quando si analizza la causa di un problema software. La diffusione di molti browser diversi ed il loro rapido invecchiamento causa frequentemente delle anomalie dovute al mancato aggiornamento dei software che li utilizzano.

I passaggi da eseguire sono:
1 - aprire il browser Internet Explorer e, nella barra dei menù, cliccare sul ?
2 - nel menù a tendina cliccare su "Informazioni su Internet Explorer"
3 - la versione è indicata chiaramente nella maschera che si apre a questo punto




Per qualsiasi segnalazione, richiesta o informazione potete scrivermi alla mail in testa al blog o postare un commento. Cerco sempre di rispondere a tutti il più presto possibile. 
Alla prossima!



mercoledì 8 dicembre 2010

Microsoft Windows Vista - Trovare le dimensioni in pixel di un'immagine

Per diversi motivi può essere necessario conoscere le dimensioni in pixel di una o più immagini. Tale informazione è utile soprattutto se vogliamo capire come l'immagine verrà visualizzata su di uno schermo. I più diffusi programmi di grafica mostrano questi dati ma in loro assenza basta il sistema operativo Windows Vista. Di seguito illustro i semplici passaggi necessari. In primo luogo portarsi nella cartella in cui risiede l'immagine con esplora risorse e visualizzare i dettagli dei file nella cartella. Per questa operazione Vista offre diverse possibilità. Ne analizziamo due di seguito.


1 - Nella barra dei menù, cliccare su Visualizza
2 - Nel menù a tendina cliccare su Dettagli


Questi passaggi sono i medesimi anche in diverse versioni precedenti di Windows




Oppure in alternativa è possibile seguire queste altre indicazioni:


1 - Nella barra delle opzioni cliccare sulla freccetta nera vicino a Visualizza
2 - Nel menù contestuale cliccare su Dettagli




Vi sono anche altre modalità per ottenere il medesimo risultato che non elencherò ulteriormente. A questo punto sono visbili i dettagli dei file nella cartella selezionata. Se già non compaiono le dimensioni delle immmagini occorrerà passare attraverso gli ulteriori passaggi dettagliati di seguito:

1 - Cliccare col tasto destro del mouse sull'intestazione Nome
2 - Nel menù contestuale appena apparso cliccare su Altro...
3 - Nella finestra Scelta dettagli, nella lista Dettagli scendere fino a trovare Dimensioni e selezionare
4 - Confermare cliccando su Ok
5 - Ecco visualizzate le dimensioni dell'immagine. Nell'ordine larghezza e altezza.







La visualizzazione del dettaglio Dimensioni (da non confondere con Dimensione che mostra invece il peso in multipli di Byte) è particolarmente utile se si vogliono visualizzare le dimensioni di molti file contemporaneamente. Un altro modo, decisamente più rapido, per ottenere lo stesso risultato consiste nel:

1 - Cliccare col tasto destro sul singolo file
2 - Nel menù constestuale cliccare su Proprietà
3 - Nella scheda visualizzata cliccare sul tab Dettagli
4 - Scorrere fino al gruppo di informazioni Immagine dove, tra le altre informazioni, compariranno anche le dimensioni in pixel del file


Per qualsiasi richiesta o informazione potete scrivermi alla mail in testa al blog o postare un commento.
Alla prossima!



martedì 7 dicembre 2010

Apple si fa largo nei grandi hotel

Apple vuol crescere anche attraverso gli alberghi. Sempre più strutture ricettive di alto livello mettono nelle camere e nelle suite un sistema per collegare l'iPhone e l'iPod.


Un dispositivo che ormai viaggia di pari passo con il televisore a schermo piatto. È un'eccellente operazione per il gigante americano dell'informatica, il cui marchio viene così implicitamente associato al lusso e a una certa qualità del servizio.
Intanto i concorrenti di Apple rischiano di accumulare ritardo in questo settore, proprio nel momento in cui il colosso statunitense non copre che il 25% del mercato mondiale degli smartphone.
Il numero di stazioni di accoglienza, chiamate dock, disponibili per l'iPod gioca largamente a favore di quest'ultimo. Altro aspetto della applemania, come qualcuno l'ha definita, negli alberghi: le applicazioni disponibili su Apple Store, che permettono di prenotare una camera, si sono moltiplicate. Alcune catene, come Hilton, se le sono create per conto proprio.

fonte: it.finance.yahoo.com

lunedì 6 dicembre 2010

Google: lancia la sua libreria eBook e sfida Amazon e Apple

Roma - Google lancia la sua libreria per gli eBook e sfida Amazon e Apple. La libreria online di Google, battezzata Editions, è gestita direttamente dalla casa Usa e può essere letta su più supporti digitali. Il mercato dei libri elettronici è attualmente in mano ad Amazon e al suo Kindle, lanciato nel 2007. Secondo Forreste, Amazon controlla i due terzi del mercato Usa degli eBook.



fonte: it.finance.yahoo.com

Apple: Ipad vicino a 10 milioni di unità vendute

New York - Le vendite dell'iPad di Apple potrebbero presto raggiungere quota dieci milioni, scrive Business Insider. Dopo il lancio in aprile, nel terzo trimestre già raggiunti i 7,5 milioni di acquisti, nonostante disguidi e ritardi nei rifornimenti. Gene Munster, analista di Piper Jaffray, prevede che nell'ultimo trimestre ne saranno consegnati altri 5,5 milioni, pari a 3,5 miliardi di dollari di ricavi.



fonte: it.finance.yahoo.com

Facebook pronto ad entrare in Borsa?

Facebook si prepara a sbarcare in Borsa. E' ancora troppo presto per dirlo, ma l'ipotesi sembra a circolare.

Il numero uno del social network: Mark Zuckerberg; ha spiegato che la compagnia probabilmente si quoterà in Borsa. "Molte persone che creano start-up e società pensano che vendere una compagnia o quotarsi sia il punto d'arrivo" , ha detto Zuckerberg. "E' come se si vincesse quando ci si quota. Io non la penso così".

L'ipotesi di mettere in vendita parte delle quote, tuttavia, ha origini lontane. Nel 2006 Zuckerberg rifiutò l'offerta di un miliardo di dollari da Yahoo! "Credo che in molti al tempo pensarono che avremmo dovuto vendere l’azienda”, ha spiegato il giovane miliardario, "ma allora mi sentii molto forte e penso che ora le persone reputino la mia una decisione giusta”. Facebook oggi ha un valore di 35 miliardi di dollari, mentre gli utenti sono passati dai 10 milioni del 2006 agli attuali 500 milioni.

Nel frattempo è partito il restyling del sito. Ci sarà più spazio per le fotografie e nuove possibilità per descriversi. Nei nuovi profili si va oltre le informazioni di base come la città, il lavoro e la scuola per passare a raccontare i propri interessi, le esperienze e le relazioni.

Gli utenti potranno inserire le attività preferite, la squadra del cuore e i progetti ai quali lavorano, oltre a mettere in primo piano gli amici e i familiari ai quali sono più legati. Il racconto passa anche dalle immagini, con una sequenza delle foto recenti in cui si è stati 'taggati'.