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giovedì 29 dicembre 2011

Articolo n.200


Avrei voluto festeggiare la pubblicazione del 200mo articolo del blog con i fuochi d'artificio del nuovo anno. Una meta raggiunta col mio duro lavoro in due anni e mezzo. Avrei voluto parlare degli obiettivi raggiunti, delle prossime mete, di idee e di propositi...

Tutto questo oggi non importa, forse importerà domani. Voglio invece dedicare questo piccolo spazio, queste poche righe in un sito qualunque, ad una nuova Stella nel Cielo.



mercoledì 7 dicembre 2011

Windows Vista - Programma gratuito di backup



Ciao Vincent, questa mattina il mio PC portatile, dopo 5 anni di onorato servizio, ha dato una schermata blu che mi ha molto preoccupato. 

Per non perdere dati, foto e documenti ho fatto una copia dell'intero disco su di un disco usb esterno. 

L'operazione, anche per soli 70GB è di una durata incredibile e ripetere questa operazione anche una volta a settimana è impensabile. 

C'è qualche programma per Windows, possibilmente gratuito, che possa tornarmi utile?

Ciao Leo, ti ringrazio intanto della domanda. 
La sicurezza dei dati è un argomento che affrontiamo spesso. Il tuo problema è molto diffuso e dovrebbe interessare chiunque utilizzi un computer per gestire dati soggettivamente importanti.

Vediamo cosa personalmente ho considerato per la scelta di un software free di backup. 


1. Sistema operativo
In primo luogo dipende dal sistema operativo su cui voglio eseguire il programma. Pur essendo una considerazione banale, ho evitato così di approfondire link relativi a programmi per mac o linux. 
Nel mio caso il sistema operativo è Windows Vista. Bisogna fare attenzione nello scegliere il software, anche alla versione di Windows. I prorammi in circolazione non necessariamente sono compatibili con tutte le versioni di Windows.

2. Da quale dispositivo devo salvaguardare i dati 
Ormai il pc è presente nella vita quotidiana in diverse declinazioni:
- PC fisso
- PC portatile
- Netbook
- Tablet/iPad
- Smartphone
- Navigatore
- Lettore MP3/MP4
etc.

Ciascuna situazione può richiedere accorgimenti specifici. 
Nel mio caso, come anche nel caso di Leo, si tratta di un PC portatile. La configurazione proposta da Leo è probabilmente molto comune. 
Un PC portatile che abbia qualche anno potrebbe avere una dimensione del disco rigido inferiore ad un HD USB esterno di ultima generazione. 
Diventa quindi percorribile la soluzione di backuppare l'intero disco rigido.
Sarebbe però preferibile, per ragioni di prestazioni e di consumo di tempo e risorse, avere delle cartelle specifiche di cui eseguire il backup evitando di backuppare file superflui.



3. Tipo di dati di cui voglio eseguire il backup
Devo fare mente locale è pensare al tipo di file di cui voglio eseguire il backup. 
Nel caso di uno smartphone probabilmente mi interessa la rubrica dei contatti, nel lettore MP4 potrei aver registrato dei video con gli amici che non vorrei perdere, sul Notebook, se lo uso per lavoro avrò posta, documenti e progetti, se lo uso per scopi personali, avrò foto, filmati amatoriali, giochi etc.
Suppongo, mi smentirà se dovessi sbagliarmi, che Leo lo utilizzi per scopi professionali e che quindi vi siano da conservare la posta elettronica, documenti Word e documenti Excel.  

4. Come voglio recuperare i dati backuppati
L'importanza di questo aspetto è relativa alla disponibilità del dato backuppato. 
Due considerazioni che ritengo fondamentali sono:
 - se devo disporre dei dati in forma intelligibile per un utilizzo immediato, o 
 - se posso memorizzarli in forma splittata, compressa e criptata per aumentare la riservatezza dei dati copiati e ridurre l'impegno in termini di risorse renderò i dati accessibili con tempi più lunghi relativi alla ricompattazione, decompressione e al decrittaggio. In questo caso dovrei anche preoccuparmi di provare un ripristino ogni tanto essendoci diversi passaggi intermedi.
5. Con quale frequenza dovrò eseguire il backup
Questo aspetto è determinante per la scelta delle modalità di backup. 
Per un backup quotidiano posso optare per un software che mi permetta di eseguire un backup cosiddetto incrementale, che, nel set di dati individuato, backuppi soltanto i file modificati di recente. 
Per un backup mensile potrebbe essere adatta anche una soluzione che si limiti ad eseguire la copia dell'intero disco senza discrimanre tra dati variati e dati immutati. 
Nel caso di Leo, in cui la schermata blu potrebbe essere il sintomo di un imminente problema hardware anche definitivo sarà opportuno un backup rapido e giornaliero.

6. Cosa rischio se perdo i miei dati importanti
La valutazione del rischio è solitamente molto soggettiva. Eseguira una valutazione economica diretta è compito arduo. 
Si tratta di quantificare, magari in una scala numerica, la percezione del rischio. Per esempio, se sul portatile delle foto che mi ritraggono con una persona cara scomparsa di cui non ho altre copie sulla CF della macchina fotografica, cartacee o su di un DVD attribuirò un rischio massimo. 
Se ho l'unica versione di un progetto di grandi dimensioni che devo presentare entro pochi giorni ad un cliente attribuirò un indice di rischio molto alto. Per l'archivio della posta elettronica lavorativa degli ultimi 3 anni attribuirò un indice di rischio molto alto. Per dati che invece posso reperire facilmente da internet, webmail, flicker etc attribuirò un indice di rischio più basso.

7. Quanto voglio spendere per tutelare i miei dati
La spesa necessaria a salvaguardare i dati è certamente relazionata agli indici di rischio dei dati da gestire ed al relativo ambito. Per scopi professionali probabilmente si dispone di budget più alti mentre per esigenze private è probabilmente preferibile una soluzione gratuita.

8. Infrastruttura Hardware disponibile
Per eseguire il backup vi sono diverse soluzioni tecnologiche. 
Ho già citato il disco esterno, ma potremmo utilizzare:
- memorie di massa ad accesso sequenziale come i nastri, 
- DVD e CD
- dischi rigidi in configurazioni RAID
- SAN
- Cloud (vedi Memopal - 3GB Backup Online Gratis!)
- etc.

Va considerato che ciascuna soluzione ha livelli di affidabilità differenti.

Diciamo che il quadro complessivo che interessa Leo è il seguente:
SO: Windows XP/Vista
Dispositivo da backuppare: Pc portatile
Tipo di dati: posta elettronica, documenti Word e documenti Excel
Forma di memorizzazione: in forma intelligibile
Frequenza di backup: giornaliera incrementale
Indice di rischio: medio alto
Infrastruttura: PC portatile, HD USB esterno di capacità superiore 



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Fatte queste considerazioni passiamo all'utilizzo di Google per cercare qualcosa che faccia al caso nostro.
Queste sono alcune delle pagine restituite nelle quali, in base alle esigenze del caso è possibile approfondire le diverse soluzioni software.

Personalmente ho scelto COBIAN BACKUP che dovrebbe essere utile anche a Leo per il suo caso.
Lo strumento permette di configurare l'eventuale compressione, splitting e crittaggio. La soluzione è disponibile anche per Windows 7 e per SO Windows a 32 e 64 bit.


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Leggi anche:
Memopal - 3GB Backup Online Gratis!

Link utili:
google.it/


Siti consultati:
educ.umu.se/~cobian/cobianbackup.htm


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lunedì 28 novembre 2011

Report - Cellulari, Cord-less e WiFi?... Nuociono gravemente alla salute!!!

Cellulari, Cord-less e WiFi?... Nuociono gravemente alla salute!!!

Ieri sera su Rai3 è andato in onda Report, il programma condotto da Milena Gabanelli.
In particolare il programma ha approfondito un tema molto caro a chi si occupa di
tecnologia per lavoro o per diletto.

Nella puntata dal titolo Onda lunga, le nuove tecnologie mobili, come il tabacco nei decenni scorsi, sono descritte come la causa di una percentuale sempre maggiore di tumori.


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I vari servizi descrivono lo sconcertante potere delle aziende di telecomunicazione cosiddette Telcom che a suon di finanziamenti sembrerebbero aver contribuito attivamente a disegnare un quadro scientifico non proprio in buona fede.

Report

Puntata del 27/11/2011

Riporto quì di seguito alcune regole di base per cercare di ridurre i danni:
  • Tenere il telefono a più di 2 cm dal proprio corpo
  • Quando si utilizza il cell come lettore mp3 disattivare la rete
  • Mai dormire col cell sotto al cuscino
  • Preferire l'uso del telefono fisso al cordless
  • Disattivare il cell in treno e auto
  • Tenersi lontani dalle antenne di base


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venerdì 25 novembre 2011

iPad - Valido ausilio per i disturbi autistici

Chi legge i miei post su questo blog avrà probabilmente intuito che non nutrivo per l'iPad l'entusiasmo che le masse hanno riservato a questo tecno-giocattolo.
Oggi 27/11/2011 chiedo scusa al compianto Steve Jobs, alla Apple ed a tutti quelli che hanno capito prima di me quanto questo nuovo dispositivo fosse straordinario.


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Ho dovuto ricredermi e riconoscere quanto poco abbia capito quale fosse il potenziale di questo nuovo prodotto di casa Apple.
A farmelo capire è stata una serie di video che ho trovato su Youtube e che sono molto più eloquenti di quanto lo possa essere io.

(per richiesta dell'utente che lo ha condiviso il video a cui si riferisce il link sopra non può essere incorporato)






Sono stati portati sul tablet i concetti già utilizzati in questi ambiti, ma le app su iPad sono molto più abbordabili. Un iPad modello base costa intorno a €500,00 e le applicazioni su iTunes costano molto poco o sono addirittura gratuite.

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Come è evidente nei filmati linkati l'iPad costituisce uno strumento didattico molto utile e interessante per i bambini con autismo. Oltre a questo può rivelarsi una vera protesi per soggetti cosiddetti non-verbali, i quali possono finalmente uscire dall'isolamento caratteristico della loro condizione e comunicare con i propri cari con vere frasi.


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emergenzautismo.org/

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Galateo nell'era Post-PC

Nuovi media, nuove grammatiche, nuove buone abitudini. Oggi rispondo, sempre da pari, ad un quesito sulle regole non scritte che personalmente seguo per intrattenere un dialogo online.  

Ciao Vincent, 

mi succede spesso che in forum, chat o sms la gente non mi risponda o mi risponda in malo modo anche se non avevo scritto nulla di particolarmente offensivo. 

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Purtroppo capita troppo spesso di dare per scontate molte variabili quando si apre un dialogo usando i nuovi media. SMS, email, chat, forum, blog, Facebook, Twitter (per citarne solo alcuni) permettono modalità di comunicazione inimmaginabili solo qualche anno fa. Di contro queste nuove forme di comunicazione e relazione richiedono regole nuove onde evitare facili equivoci. Per la posta elettronica puoi rileggerti l'articolo 

Perché è importante compilare l'oggetto quando scrivi una mail?

In generale ti consiglio di condire i tuoi messaggi di emoticon (soprattutto quando non puoi usare troppi caratteri) e di tenere sempre e comunque un tono cordiale inserendo nei messaggi termini di cortesia. 

In particolare per li SMS è buona abitudine inserire sempre la firma perché non ti devi aspettare di essere riconsciuta dal software del cellulare ricevente, ammesso che il tuo nome sia ancora nella rubrica. 

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Questo discorso vale maggiormente se con l'interlocutore non ti senti così spesso (es. quando mandi gli auguri di Natale per SMS). 

Nei forum il primo passo è leggere le regole cosiddette Netiquette che di solito disciplinano i rapporti tra gli utenti. Essendo luoghi in cui di solito si tengono discussioni anche animate è buona norma cercare di mitigare al massimo i dialoghi. 

Consiglio la lettura di queste pagine in inglese sull'argomento sempre attuali. 

Che altre regole useresti per evitare equivoci quando usi email, chat, forum, blog, Facebook, Twitter, SMS?

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Siti consultati:
dtcc.edu/ [EN]


giovedì 24 novembre 2011

I requisiti della Firma Digitale in Italia

Nei giorni scorsi abbiamo parlato brevemente di PEC e Firma Elettronica. In particolare abbiamo speso qualche parola in più per il discorso della firma. Tralasciando le altre tipologie di firma elettronica, c'interessa approfondire quanto previsto in Italia. Delle tipologie presentate: firma elettronica; firma elettronica qualificata; firma digitale; solo l'ultima è riconosciuta dal diritto italiano come assimilabile alla firma autografa e per tanto valevole giuridicamente.     

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A livello normativo le regole su cui questa tecnologia si basa sono dettate dalla direttiva europea 1999/93/CE, già indicata in Firma Elettronica, Firma Elettronica Qualificata e Firma Digitale, e dal "Codice dell'amministrazione digitale" (Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82).



Sull'articolo di wikidedia relativo alla Firma Digitale è linkato un documento interessante sulla possibilità di apporre firme in modalità remota ma non sono certo della validità giuridica di questo strumento nel quadro normativo vigente.

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Secondo quanto riportato nel wiki la firma digitale di un documento informatico si propone essenzialmente di soddisfare tre esigenze:
  • che il destinatario possa verificare l'identità del mittente (autenticità);
  • che il mittente non possa disconoscere un documento da lui firmato (non ripudio);
  • che il destinatario non possa inventarsi o modificare un documento firmato da qualcun altro (integrità).
A questo scopo il firmatario deve disporre di un dispositivo sicuro di firma ad uso esclusivo, di un software di firma, e di un certificato qualificato.

Queste e molte altre nozioni sono disponibili nella Guida alla Firma Digitale pubblicata da DigitPA.

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martedì 22 novembre 2011

Firma Elettronica, Firma Elettronica Qualificata e Firma Digitale

Nel post PEC e Firma Elettronica a cosa servono? rispondendo a lav80 ho sintetizzato sommariamente le definizioni di PEC e Firma Elettronica. Non mi sono dilungato per rispondere sommariamente alla domanda, ma ho dovuto fare una premessa: 
"potrà essere utile approfondire ulteriormente gli argomenti in successivi articoli"

A questo scopo oggi parlo della Firma Elettronica per la quale vorrei iniziare ad affrontare qualche dettaglio. Per chi volesse approfondire il discorso un buon punto di partenza, a mio avviso, è il solito wikipedia.org/ in particolare consiglio la lettura di Firma Elettronica. Nella prima parte già si comprende che l'argomento è articolato. Si parla di 3 tipi differenti di Firme elettroniche:


La firma elettronica è la forma più debole di firma in ambito informatico, in quanto non prevede meccanismi di autenticazione del firmatario o di integrità del dato firmato.

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La firma elettronica qualificata è una firma sicura, che esaudisce le richieste della Direttiva Europea 1999/93/CE, alle quali sono stati aggiunti i requisiti dell'utilizzo di un certificato qualificato e di un dispositivo sicuro di firma. 


La firma digitale, riconosciuta dall'ordinamento italiano, è un sistema di sottoscrizione di documenti informatici, che garantisce autenticità e integrità del documento e non ripudio della sottoscrizione effettuata dal titolare del certificato qualificato.


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A partire da questa rapidissima classificazione potremo in altri articoli riprendere l'argomento e continuare ad approfondirlo ulteriormente.

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Leggi anche:
PEC e Firma Elettronica a cosa servono?

Link utili:
it.wikipedia.org/wiki/Firma_elettronica
it.wikipedia.org/wiki/Firma_digitale
google.it/

Siti consultati:
it.wikipedia.org/






sabato 19 novembre 2011

PEC e Firma Elettronica a cosa servono?

Qualche chiarimento
Ultimo aggiornamento 07/04/2014

[se non leggi bene l'articolo vai sul blog http://vincenzomiccolis.blogspot.it/ o sulla versione mobile http://bit.ly/AeHvgL]



Ciao Vincent, recentemente nel contesto Pubblica Amministrazione, sento parlare con sempre maggiore enfasi di strumenti che dovrebbero risolvere tutti i nostri problemi: Firma Elettronica e PEC. Ma in realtà di cosa si tratta?

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Grazie lav80, ti ringrazio della domanda e premetto che probabilmente potrà essere utile approfondire ulteriormente gli argomenti in successivi articoli. Per semplificare il discorso dirò questo:

PEC
Acronimo che sta per Posta Elettronica Certificata. Lo strumento nasce per sostituire la raccomandata nelle comunicazioni ufficiali. Si tratta di un'evoluzione della posta elettronica che con l'utilizzo di tecniche specifiche permette di stabilire con esattezza l'identità di mittente e destinatario, i momenti in cui il documento è partito, è stato letto, è stato ricevuto, etc. Non richiede strumenti tecnologici per l'utilizzatore finale. Per un approfondimento consiglio queste interessanti slide sul tema | UniBO.

(continua sotto)
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Firma Elettronica
Lo strumento nasce per permettere l'autenticazione di documenti informatici. A differenza della PEC per apporre una firma è necessario uno strumento quale una smart-card con relativo lettore o un token su USB e in entrambi i casi un software di firma.


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Siti consultati:
hi-techitaly.com/
enricodenti.disi.unibo.it/
amazon.it/
confesercenti.ap.it/

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DISCLAIMER: Il contenuto dei miei articoli è reso disponibile così com'è. Per Parlare di Web non offre alcuna garanzia sui contenuti che sono forniti a solo scopo di intrattenimento e/o didattico con l'obiettivo di fare da spunto di riflessione per il lettore proponendo idee, concetti e recensioni di prodotti e servizi tecnologici. Il blog Per Parlare di Web non si assume alcuna responsabilità per ogni conseguenza dannosa che possa risultare al lettore dall'adozione di indicazioni descritte nei nostri articoli e nelle nostre guide hardware e software.

domenica 13 novembre 2011

MSN - Difendi la webmail usando gli alias


Abbiamo molte volte parlato dei servizi internet che permettono di proteggere la propria casella di posta elettronica. Sostanzialmente abbiamo parlato nelle diverse occasioni di caselle di posta temporanee, che cessano di esistere dopo poche ore (Mailinator.com, Mailtemp.net, Yopmail.com, Tempmail.it, Mintemail.com) e di alias come le caselle temporanee di Yahoo.



Anche Microsoft, nella webmail (Live e Hotmail), offre uno strumento di questo tipo: l'alias. In ciascuna casella possono essere creati 15 alias e per ciascuno è possibile definire una cartella apposita per catalogare tutti i messaggi a questo indirizzati. Oppure si può fare confluire i messaggi indirizzati all'alias semplicemente nella posta in arrivo. 

A differenza dello strumento offerto da Yahoo che permette fino a 500 caselle temporanee, il numero di 15 alias per Live.it è molto limitato. 

(continua sotto)


Di particolare interesse è l'estrema libertà che offre Microsoft per la generazione dell'alias. Si possono scegliere diversi domini e non ci sono parti fisse come invece è previsto in Yahoo, né un numero minimo di caratteri. Per chi ha un indirizzo di posta molto lungo può essere vantaggioso avere un alias più corto.    

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Per attivare gli alias è sufficiente seguire le indicazioni della guida all'uso predisposta dalla stessa Microsoft

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