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giovedì 29 settembre 2016

Kit per trasformare la tua bicicletta in una ebike

Andare in ufficio in bici senza sudare troppo si può!

Oggi provo a rispondere ad una domanda che ho ricevuto in mp sulla pagina Facebook.

Ciao Vincent, sono una persona molto fortunata perché lavoro a 3km da casa. Vorrei andare al lavoro con la mia bici da passeggio ma vorrei evitare di arrivare in ufficio troppo sudato. Non ho la possibilità di fare la doccia. Ho considerato l'acquisto di una bicicletta elettrica, ma non vorrei spendere tanto. Che tu sappia ci sono soluzioni alternative?
Ciao PalX

Ciao PalX e grazie mille della tua interessante domanda.
Sono molto sensibile agli argomenti tecnologia, salute, sport e sostenibilità che in questo post ci sono tutti. Andare al lavoro con la bicicletta è probabilmente il sogno di molti lavoratori italiani. In altri paesi i ciclisti lavoratori sono in condizioni migliori. Le relative motivazioni non sono oggetto di questo articolo.

[se non leggi bene l'articolo vai sul blog http://vincenzomiccolis.blogspot.it/ o sulla versione mobile http://bit.ly/AeHvgL]

La tecnologia ti viene incontro anche se qualche pedalata dovrai comunque farla. Ti confesso che non posso parlare della soluzione per esperienza personale ma sono molti gli articoli che puoi trovare sull'argomento.


(continua sotto) 
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Sono in commercio diversi kit che possono trasformare la tua bici in una modernissima ebike. L'operazione è semplice e vi sono diversi video su Youtube che la illustrano con un buon livello di dettaglio come quello sotto.



Data l'estrema semplicità d'uso per applicare il kit alla bicicletta non è indispensabile rivolgersi ad un installatore. La spesa è contenuta rispetto all'acquisto di una bicicletta elettrica. I prezzi partono anche da meno di €80,00. Si tratterà a questo punto di trovare quello più adatto alle tue esigenze. Prova ad iniziare da questa selezione di kit per trasformare la tua bicicletta in una ebike in vendita su Amazon.it 

Se non hai particolare premura puoi anche aspettare che i ragazzi italiani di Bikee Bike (vedi Bikee Bike, #startup italiana reinventa il motore “mild drive” per ogni bicicletta - Veicoli Elettrici) riescano a commercializzare la loro soluzione.

LLAP!

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lunedì 2 giugno 2014

Driverless? Speriamo presto

La tecnologia che non causa cambiamenti radicali, ma è il perfezionamento di quella già disponibile non subisce, probabilmente,  grossi attacchi, se non dalla concorrenza. 

Destino diverso incontra invece la tecnologia realmente rivoluzionaria. Solo per fare alcuni esempi: treno, energia nucleare, esplorazione spaziale e robot. 

Luminari conservatori, corporazioni di mestiere e loro eletti si immolano senza riserve a difesa della causa che copre meri interessi economici.

In questi giorni si parla molto delle corporazioni di tassisti contro Uber, ma l'argomento, pur rimanendo molto interessante, non è oggetto di questo post.

Che le auto senza guidatore possano rivoluzionare il trasporto di persone e merci è ormai chiaro. Meno chiari sono i tempi necessari ed i limiti più importanti di questo nuovo orizzonte tecnologico. L'aumento costante degli investimenti dei brand industriali più noti chiarisce anche che la tecnologia ha in vero un potenziale molto interessante anche dal punto di vista dei produttori. 

Per quanto all'impatto sulla società e sul lavoro, probabilmente vi saranno professioni che subiranno trasformazioni profonde, ma, dalle aspettative alimentate dalle previsioni degli evangelists, tutta la popolazione ne trarrà beneficio. Disabili ed anziani potranno ritrovare una maggiore autonomia e le zone prive di grandi infrastrutture potranno gestire comunque il trasporto pubblico. Le città saranno ridisegnate. Saranno richieste nuove professionalità.

Per quanto ai tempi, dei mezzi in grado di coprire brevi percorsi ripetitivi e poco rischiosi senza autista, a Dubai sono già utilizzati. In Italia, i ricercatori hanno ottenuto ottimi risultati da importanti sperimentazioni e le Google cars hanno invaso Mountainview: manca poco.

Per quanto invece ai limiti, nutro la speranza che un mezzo di questo tipo subisca una seria fase di test con aperture al mercato progressive. Partendo da usi meno rischiosi come il trasporto merci in zone poco popolate, per giungere poi al trasporto persone di massa. Difficilmente un test risulta essere migliore della realtà. Un test di stress può essere esasperato, ma molti scenari rischiano di non essere debitamente considerati.

È certamente importante rendere l'esperienza del trasporto più confortevole ma auspico che l'obiettivo primario rimanga la riduzione drastica del numero enorme delle vittime della strada. Un prezzo troppo alto pagato ad una società sempre più mobile.

mercoledì 23 aprile 2014

Video - Land Rover mostra la tecnologia del cofano invisibile

Interessante spunto sull'eliminazione degli angoli "ciechi"

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La realtà aumentata ha dimostrato le sue potenzialità già da tempo. Vedere le applicazioni prototipali è sempre interessante ed è sempre più alta la possibilità di trovare questa tecnologia a bordo delle auto di lusso prima, con la speranza che in breve possano beneficiarne sempre più automobilisti, anche su mezzi dal target più popolare. 

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Trovo molto interessante l'idea di annullare in questo modo i cosiddetti angoli "ciechi" che spesso sono causa di errori di manovra ma anche di incidenti stradali. Automobili sempre più cariche di tecnologia possono contribuire a ridurre il numero di vittime della strada. 




Non si trascuri inoltre che la riduzione dei sinistri renderebbe più redditizia l'attività delle compagnie assicuratrici le quali, adeguatamente indirizzate, potrebbero concedere un risparmio sulle tariffe sempre più alte.

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giovedì 10 aprile 2014

USA, dal 2018 videocamera in auto obbligatoria

Tecnologia sempre più complessa e sempre più economica

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Dal 2018 negli Stati Uniti sarà obbligatoria la presenza di videocamere posteriori su tutte le auto in commercio. Lorenzo Ermigiotti, nel breve articolo (vedi USA, dal 2018 videocamera in auto obbligatoria | Webnews ), dice testualmente: "Prevedibilmente, lo stesso sistema potrebbe essere adottato anche in Europa."

In Europa certo, in Italia non saprei.

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venerdì 7 marzo 2014

CNR 1mo in UE e 7mo al mondo tra i migliori per telerilevamento

Eccellenza italiana nel campo delle osservazioni satellitari
Ultimo aggiornamento 08/04/2014

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Disporre di conoscenza e tecnologia è un buon principio. Assieme ad una seria politica di controllo l'Italia avrebbe il potenziale per bonificare il territorio nazionale prima che sia definitivamente trasformato da interessi deviati in un'enorme discarica.

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giovedì 6 febbraio 2014

News - LifeHand2 - Una mano prototipo per gli amputati

Candidato ad un posto di rilievo nella classifica della #tecnologiautile 2014

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Questa mattina ho twittato la notizia passata al TG1.
Un mano controllata dal pensiero che trasmette sensazioni. Ad Uno Mattina hanno dedicato uno spazio alla notizia intervistando anche i protagonisti del progetto: Paolo Maria Rossini Direttore Istituto Neurologia - Policlinico Gemelli Roma, Silvestro Micera Bioingegnere EPFL Losanna - Scuola Superiore Sant'Anna Pisa - Coordinatore della sperimentazione LiveHand2 e Eugenio Guglielmelli Bioingegnere - Prorettore Ricerca - Univ. Campus Bio-Medico Roma. Al progetto ha partecipato l'odierno Ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza (vedi).
Durata 15:37




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Nel rintracciare il video su Youtube mi sono imbattuto nei servizi sulla mano mecatronica nel 2012 (vedi Mano bionica - Unomattina del 13/12/2012 - YouTube) e del 2011 (vedi RAIUNO UNOMATTINA - IL PROTOTIPO DI UNA MANO BIONICA - (21-02-2011) - YouTube) in cui parla il Ministro Carrozza.

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