Ciao Vincent, questa mattina il mio PC portatile, dopo 5 anni di onorato servizio, ha dato una schermata blu che mi ha molto preoccupato.
Per non perdere dati, foto e documenti ho fatto una copia dell'intero disco su di un disco usb esterno.
L'operazione, anche per soli 70GB è di una durata incredibile e ripetere questa operazione anche una volta a settimana è impensabile.
C'è qualche programma per Windows, possibilmente gratuito, che possa tornarmi utile?
Ciao Leo, ti ringrazio intanto della domanda.
La sicurezza dei dati è un argomento che affrontiamo spesso. Il tuo problema è molto diffuso e dovrebbe interessare chiunque utilizzi un computer per gestire dati soggettivamente importanti.
Vediamo cosa personalmente ho considerato per la scelta di un software free di backup.
1. Sistema operativo
In primo luogo dipende dal sistema operativo su cui voglio eseguire il programma. Pur essendo una considerazione banale, ho evitato così di approfondire link relativi a programmi per mac o linux.
Nel mio caso il sistema operativo è Windows Vista. Bisogna fare attenzione nello scegliere il software, anche alla versione di Windows. I prorammi in circolazione non necessariamente sono compatibili con tutte le versioni di Windows.
2. Da quale dispositivo devo salvaguardare i dati
Ormai il pc è presente nella vita quotidiana in diverse declinazioni:
- PC fisso
- PC portatile
- Netbook
- Tablet/iPad
- Smartphone
- Navigatore
- Lettore MP3/MP4
etc.
Ciascuna situazione può richiedere accorgimenti specifici.
Nel mio caso, come anche nel caso di Leo, si tratta di un PC portatile. La configurazione proposta da Leo è probabilmente molto comune.
Un PC portatile che abbia qualche anno potrebbe avere una dimensione del disco rigido inferiore ad un HD USB esterno di ultima generazione.
Diventa quindi percorribile la soluzione di backuppare l'intero disco rigido.
Sarebbe però preferibile, per ragioni di prestazioni e di consumo di tempo e risorse, avere delle cartelle specifiche di cui eseguire il backup evitando di backuppare file superflui.
3. Tipo di dati di cui voglio eseguire il backup
Devo fare mente locale è pensare al tipo di file di cui voglio eseguire il backup.
Nel caso di uno smartphone probabilmente mi interessa la rubrica dei contatti, nel lettore MP4 potrei aver registrato dei video con gli amici che non vorrei perdere, sul Notebook, se lo uso per lavoro avrò posta, documenti e progetti, se lo uso per scopi personali, avrò foto, filmati amatoriali, giochi etc.
Suppongo, mi smentirà se dovessi sbagliarmi, che Leo lo utilizzi per scopi professionali e che quindi vi siano da conservare la posta elettronica, documenti Word e documenti Excel.
4. Come voglio recuperare i dati backuppati
L'importanza di questo aspetto è relativa alla disponibilità del dato backuppato.
Due considerazioni che ritengo fondamentali sono:
- se devo disporre dei dati in forma intelligibile per un utilizzo immediato, o
- se posso memorizzarli in forma splittata, compressa e criptata per aumentare la riservatezza dei dati copiati e ridurre l'impegno in termini di risorse renderò i dati accessibili con tempi più lunghi relativi alla ricompattazione, decompressione e al decrittaggio. In questo caso dovrei anche preoccuparmi di provare un ripristino ogni tanto essendoci diversi passaggi intermedi.
5. Con quale frequenza dovrò eseguire il backup
Questo aspetto è determinante per la scelta delle modalità di backup.
Per un backup quotidiano posso optare per un software che mi permetta di eseguire un backup cosiddetto incrementale, che, nel set di dati individuato, backuppi soltanto i file modificati di recente.
Per un backup mensile potrebbe essere adatta anche una soluzione che si limiti ad eseguire la copia dell'intero disco senza discrimanre tra dati variati e dati immutati.
Nel caso di Leo, in cui la schermata blu potrebbe essere il sintomo di un imminente problema hardware anche definitivo sarà opportuno un backup rapido e giornaliero.
6. Cosa rischio se perdo i miei dati importanti
La valutazione del rischio è solitamente molto soggettiva. Eseguira una valutazione economica diretta è compito arduo.
Si tratta di quantificare, magari in una scala numerica, la percezione del rischio. Per esempio, se sul portatile delle foto che mi ritraggono con una persona cara scomparsa di cui non ho altre copie sulla CF della macchina fotografica, cartacee o su di un DVD attribuirò un rischio massimo.
Se ho l'unica versione di un progetto di grandi dimensioni che devo presentare entro pochi giorni ad un cliente attribuirò un indice di rischio molto alto. Per l'archivio della posta elettronica lavorativa degli ultimi 3 anni attribuirò un indice di rischio molto alto. Per dati che invece posso reperire facilmente da internet, webmail, flicker etc attribuirò un indice di rischio più basso.
7. Quanto voglio spendere per tutelare i miei dati
La spesa necessaria a salvaguardare i dati è certamente relazionata agli indici di rischio dei dati da gestire ed al relativo ambito. Per scopi professionali probabilmente si dispone di budget più alti mentre per esigenze private è probabilmente preferibile una soluzione gratuita.
8. Infrastruttura Hardware disponibile
Per eseguire il backup vi sono diverse soluzioni tecnologiche.
Ho già citato il disco esterno, ma potremmo utilizzare:
- memorie di massa ad accesso sequenziale come i nastri,
- DVD e CD
- dischi rigidi in configurazioni RAID
- SAN
Va considerato che ciascuna soluzione ha livelli di affidabilità differenti.
Diciamo che il quadro complessivo che interessa Leo è il seguente:
SO: Windows XP/Vista
Dispositivo da backuppare: Pc portatile
Tipo di dati: posta elettronica, documenti Word e documenti Excel
Forma di memorizzazione: in forma intelligibile
Frequenza di backup: giornaliera incrementale
Indice di rischio: medio alto
Infrastruttura: PC portatile, HD USB esterno di capacità superiore
(continua sotto)
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