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domenica 12 febbraio 2012

Windows Vista – Cambiare la lettera assegnata al disco esterno

Windows Vista, come le altre versioni, assegnano un nome ai dischi interni ed esterni. Nel caso da un programma si utilizzino delle risorse con riferimenti esatti (assoluti) alla posizione del file potrebbe diventare necessario poter modificare questo nome. 

Per esempio se la libreria di iTunes è nella cartella D:\MP3 del disco esterno, se per qualche ragione al disco è assegnata la lettera G, la libreria sarà inutilizzabile. Con la procedura che sto descrivendo andrà nuovamente tutto a posto.

Vediamo come fare.

(continua sotto)












In primo luogo è necessario aprire la console di Windows relativa alla gestione dei dischi. Per accedervi:
1 - scrivi Computer nella casella di ricerca rapida
2 - clicca su Gestione computer  


(continua sotto)
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3 - nella parte sinistra della schermata vai in Archiviazione e clicca su Gestione disco


4 - tra i dischi visualizzati scegli quello di cui vuoi cambiare il nome e clicca il tasto destro del mouse

per il disco selezionato puoi notare che il fondo bianco è mostrato tratteggiato 

5 - nel menù contestuale clicca su Cambia lettera e percorso di unità... 

6 - clicca su Cambia...
7 - scegli tra le lettere quella che vuoi attribuire

prima di scegliere pensa agli altri dischi che utilizzi ed evita di utilizzare quello necessario ad un altro

8 - confermando l'operazione vedrai che il nome del disco è cambiato


(continua sotto)



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mercoledì 7 dicembre 2011

Windows Vista - Programma gratuito di backup



Ciao Vincent, questa mattina il mio PC portatile, dopo 5 anni di onorato servizio, ha dato una schermata blu che mi ha molto preoccupato. 

Per non perdere dati, foto e documenti ho fatto una copia dell'intero disco su di un disco usb esterno. 

L'operazione, anche per soli 70GB è di una durata incredibile e ripetere questa operazione anche una volta a settimana è impensabile. 

C'è qualche programma per Windows, possibilmente gratuito, che possa tornarmi utile?

Ciao Leo, ti ringrazio intanto della domanda. 
La sicurezza dei dati è un argomento che affrontiamo spesso. Il tuo problema è molto diffuso e dovrebbe interessare chiunque utilizzi un computer per gestire dati soggettivamente importanti.

Vediamo cosa personalmente ho considerato per la scelta di un software free di backup. 


1. Sistema operativo
In primo luogo dipende dal sistema operativo su cui voglio eseguire il programma. Pur essendo una considerazione banale, ho evitato così di approfondire link relativi a programmi per mac o linux. 
Nel mio caso il sistema operativo è Windows Vista. Bisogna fare attenzione nello scegliere il software, anche alla versione di Windows. I prorammi in circolazione non necessariamente sono compatibili con tutte le versioni di Windows.

2. Da quale dispositivo devo salvaguardare i dati 
Ormai il pc è presente nella vita quotidiana in diverse declinazioni:
- PC fisso
- PC portatile
- Netbook
- Tablet/iPad
- Smartphone
- Navigatore
- Lettore MP3/MP4
etc.

Ciascuna situazione può richiedere accorgimenti specifici. 
Nel mio caso, come anche nel caso di Leo, si tratta di un PC portatile. La configurazione proposta da Leo è probabilmente molto comune. 
Un PC portatile che abbia qualche anno potrebbe avere una dimensione del disco rigido inferiore ad un HD USB esterno di ultima generazione. 
Diventa quindi percorribile la soluzione di backuppare l'intero disco rigido.
Sarebbe però preferibile, per ragioni di prestazioni e di consumo di tempo e risorse, avere delle cartelle specifiche di cui eseguire il backup evitando di backuppare file superflui.



3. Tipo di dati di cui voglio eseguire il backup
Devo fare mente locale è pensare al tipo di file di cui voglio eseguire il backup. 
Nel caso di uno smartphone probabilmente mi interessa la rubrica dei contatti, nel lettore MP4 potrei aver registrato dei video con gli amici che non vorrei perdere, sul Notebook, se lo uso per lavoro avrò posta, documenti e progetti, se lo uso per scopi personali, avrò foto, filmati amatoriali, giochi etc.
Suppongo, mi smentirà se dovessi sbagliarmi, che Leo lo utilizzi per scopi professionali e che quindi vi siano da conservare la posta elettronica, documenti Word e documenti Excel.  

4. Come voglio recuperare i dati backuppati
L'importanza di questo aspetto è relativa alla disponibilità del dato backuppato. 
Due considerazioni che ritengo fondamentali sono:
 - se devo disporre dei dati in forma intelligibile per un utilizzo immediato, o 
 - se posso memorizzarli in forma splittata, compressa e criptata per aumentare la riservatezza dei dati copiati e ridurre l'impegno in termini di risorse renderò i dati accessibili con tempi più lunghi relativi alla ricompattazione, decompressione e al decrittaggio. In questo caso dovrei anche preoccuparmi di provare un ripristino ogni tanto essendoci diversi passaggi intermedi.
5. Con quale frequenza dovrò eseguire il backup
Questo aspetto è determinante per la scelta delle modalità di backup. 
Per un backup quotidiano posso optare per un software che mi permetta di eseguire un backup cosiddetto incrementale, che, nel set di dati individuato, backuppi soltanto i file modificati di recente. 
Per un backup mensile potrebbe essere adatta anche una soluzione che si limiti ad eseguire la copia dell'intero disco senza discrimanre tra dati variati e dati immutati. 
Nel caso di Leo, in cui la schermata blu potrebbe essere il sintomo di un imminente problema hardware anche definitivo sarà opportuno un backup rapido e giornaliero.

6. Cosa rischio se perdo i miei dati importanti
La valutazione del rischio è solitamente molto soggettiva. Eseguira una valutazione economica diretta è compito arduo. 
Si tratta di quantificare, magari in una scala numerica, la percezione del rischio. Per esempio, se sul portatile delle foto che mi ritraggono con una persona cara scomparsa di cui non ho altre copie sulla CF della macchina fotografica, cartacee o su di un DVD attribuirò un rischio massimo. 
Se ho l'unica versione di un progetto di grandi dimensioni che devo presentare entro pochi giorni ad un cliente attribuirò un indice di rischio molto alto. Per l'archivio della posta elettronica lavorativa degli ultimi 3 anni attribuirò un indice di rischio molto alto. Per dati che invece posso reperire facilmente da internet, webmail, flicker etc attribuirò un indice di rischio più basso.

7. Quanto voglio spendere per tutelare i miei dati
La spesa necessaria a salvaguardare i dati è certamente relazionata agli indici di rischio dei dati da gestire ed al relativo ambito. Per scopi professionali probabilmente si dispone di budget più alti mentre per esigenze private è probabilmente preferibile una soluzione gratuita.

8. Infrastruttura Hardware disponibile
Per eseguire il backup vi sono diverse soluzioni tecnologiche. 
Ho già citato il disco esterno, ma potremmo utilizzare:
- memorie di massa ad accesso sequenziale come i nastri, 
- DVD e CD
- dischi rigidi in configurazioni RAID
- SAN
- Cloud (vedi Memopal - 3GB Backup Online Gratis!)
- etc.

Va considerato che ciascuna soluzione ha livelli di affidabilità differenti.

Diciamo che il quadro complessivo che interessa Leo è il seguente:
SO: Windows XP/Vista
Dispositivo da backuppare: Pc portatile
Tipo di dati: posta elettronica, documenti Word e documenti Excel
Forma di memorizzazione: in forma intelligibile
Frequenza di backup: giornaliera incrementale
Indice di rischio: medio alto
Infrastruttura: PC portatile, HD USB esterno di capacità superiore 



(continua sotto)
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Fatte queste considerazioni passiamo all'utilizzo di Google per cercare qualcosa che faccia al caso nostro.
Queste sono alcune delle pagine restituite nelle quali, in base alle esigenze del caso è possibile approfondire le diverse soluzioni software.

Personalmente ho scelto COBIAN BACKUP che dovrebbe essere utile anche a Leo per il suo caso.
Lo strumento permette di configurare l'eventuale compressione, splitting e crittaggio. La soluzione è disponibile anche per Windows 7 e per SO Windows a 32 e 64 bit.


(continua sotto)
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Leggi anche:
Memopal - 3GB Backup Online Gratis!

Link utili:
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Siti consultati:
educ.umu.se/~cobian/cobianbackup.htm


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giovedì 30 dicembre 2010

Differenza tra penDrive USB e Hard Disk USB esterno

HDD vs USBPen... qualche cenno sulle differenze
Ultimo aggiornamento 07/06/2014

Sono sempre più frequenti le vostre domande sugli argomenti che tratto su queste pagine. Anche oggi rispondo ad una domanda inviatami per email all'indirizzo vm_tempbox-perparlarediweb[at]yahoo.it che è sempre a vostra disposizione.

Mi scrive piolo9210 e mi chiede:

Ho dei file da trasferire da un PC che ho venduto. Non so se acquistare una flash memory USB o un HD esterno. Puoi aiutarmi?
(continua sotto) 
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Per rispondere è necessario soffermarsi sulle differenze individuabili tra una penna usb ed un HD:
  • il costo
  • la capacità di memoria
  • la tecnologia
  • la dimensione fisica (l'ingombro)
  • l'interfaccia
  • l'alimentazione
  • la resistenza agli urti

Il costo
Per una pendrive di 16GB su Amazon si spendono €10,00. Da 32GB si trovano a prezzi intorno ai E20,00. Quelle da 64GB ve ne sono, ma sono ancora un po' care. Per un HDD portatile di 500GB se ne  spendono meno di €50,00 e, a prezzi sensibilmente diversi, se ne trovano ormai da 1, 2 e 3TB. Ragionando in termini assoluti, risulta certo più conveniente la PenDrive.

[se non leggi bene l'articolo vai sul blog http://vincenzomiccolis.blogspot.it/ o sulla versione mobile http://bit.ly/AeHvgL]


La capacità di memoria
Parlando di prodotti commerciali, le penne USB più diffuse sono da 16GB e 32GB. Quelle da 64GB hanno un costo ancora elevato. Gli HDD portatili partono da 500GB ma se ne trovano ormai da 1, 2 e 3TB anche nei centri commerciali.

La tecnologia
Le cosiddette pennette sono memorie flash con una FAT virtuale, mentre gli HD esterni sono solitamente dischi rigidi con testina (RPM).

La dimensione fisica (l'ingombro)
L'HD è certamente meno portatile, ma permette la mobilità ad una grande mole di dati. Gli HD più pratici sono da 2,5 pollici ma se ne trovano anche da 1,8 pollici. Le versioni più grandi da 3,5 pollici solitamente sono utilizzate per gli HD desktop, più scomodi da trasportare ma che presentano solitamente più interfacce e spesso, per le versioni votate alla multimedialità, anche il telecomando.

L'interfaccia
Le pennette USB, come dice il loro nomignolo sono sempre USB (1.1 ormai rare, 2.0 e 3.0). Gli HD possono presentare contemporaneamente anche ulteriori tecnologie. La più diffusa era FireWire a circa 800Mbps. Sono ormai largamente diffusi in commercio dischi USB3.0, che raggiungono una velocità di trasferimento di 4,8 Gb/s (l'equivalente di circa 600 MB/s). Lo standard eSATA è piuttosto diffuso ma relegato al mondo strettamente informatico.

L'alimentazione
Le penDrive prendono l'alimentazione dalla presa USB. Gli HD possono presentare un alimentatore oppure essere auto-alimentati. In questo ultimo caso utilizzano due prese USB: una per lo scambio dati e la seconda per l'alimentazione.

La resistenza agli urti
Se la pennetta ha un involucro resistente e non cade di punta, le probabilità che i file vadano persi non sono altissime. Rimane comunque un dispositivo delicato, non ideale per la conservazione di copie uniche ed importanti. Possono danneggiarsi facilmente in presenza di campi magnetici. Per un HD il discorso cambia perché si tratta di strumenti molto più delicati. In particolar modo quelli muniti di testina sono molto fragili. Vi sono dei dischi boxati in alluminio e rivestiti in materiale antiurto (rugged), ma il loro costo è maggiore a quelli con involucri di plastica senza particolari protezioni.

Conclusione
Fatta questa disquisizione tecnologica è necessario capire che file si devono trasferire ed in breve che uso si deve fare del device. Caro piolo9210, è da capire quanto tempo vuoi che questi file rimangano sulla memoria. Se sono dati di utilità temporanea o se li vuoi mantenere per molto tempo. Ipotizzando che si tratti di foto e video personali è necessario capire se li si vorrà a breve trasferire su di un altro PC o su di un DVD; o se rimarranno sul disco. Per dei dati temporanei che non superino i 16/32GB direi che la penDrive va benissimo. In caso contrario, per dimensioni e volatilità maggiore tenderei più ad un HD, anche se di piccole dimensioni.

In assenza di limiti di budget potresti anche vagliare la scelta di un'Unità a stato solido (SSD) che presenta una serie di interessanti vantaggi. Avremo certamente modo di parlarne in un articolo futuro.


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