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venerdì 11 febbraio 2011

Skype - Aggiungere una persona alla conversazione

Le chiamate voce via internet sono una rivoluzione nel mondo della telefonia "classica". Un mercato che il web ha scosso pesantemente.

Skype è un programma freeware, inventato da Niklas Zennström e Janus Friis, di proprietà di eBay dal Settembre 2005, che permette le chiamate cosiddette VoIP (Voice over IP).

Negli ultimi mesi si è parlato moltissimo di Skype. Sul finire  del 2010, vi è stato un imbarazzante blackout. A Gennaio 2011 invece Skype ha raggiunto il record con 27.000.000 di utenti connessi contemporaneamente. La forte crescita è certamente legata alla disponibilità del software sui cellulari.

Nel 2010 abbiamo festeggiato la disponibilità di Skype su Symbian, il sistema operativo degli smart-phone

Sul blog non parlo molto di questa applicazione, ma cercherò di recuperare anche perché la uso molto: da PC come dal mio Nokia XM 5800.

Vediamo ora di tornare in argomento. Una funzione di Skype che trovo particolarmente utile, usata molto nelle aziende, è la call conference. Uffici dislocati sul territorio possono dialogare (anche in video), scambiare collegamenti e condividere file. Con un'infrastruttura dal costo irrisorio è possibile organizzare una riunione senza effettuare onerosi spostamenti. A differenza delle call effettuate con le apparecchiature più professionali, una call conference Skype non costa nulla.  

Per fare una call conference, chiamata anche Skype conference o semplicemente call, si può avviare la comunicazione con un gruppo oppure aggiungere interlocutori ad una discussione già avviata.

Per questa seconda modalità, durante una chiamata già aperta, è sufficiente cliccare col tasto destro sul contatto da aggiungere e cliccare su  invita alla discussione. Se vi sono più utenti da invitare basta ripetere l'operazione per ogni ulteriore utente.
Buona telefonata!

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Per scrivere questo post ho utilizzato i seguenti link:


giovedì 30 dicembre 2010

Differenza tra penDrive USB e Hard Disk USB esterno

HDD vs USBPen... qualche cenno sulle differenze
Ultimo aggiornamento 07/06/2014

Sono sempre più frequenti le vostre domande sugli argomenti che tratto su queste pagine. Anche oggi rispondo ad una domanda inviatami per email all'indirizzo vm_tempbox-perparlarediweb[at]yahoo.it che è sempre a vostra disposizione.

Mi scrive piolo9210 e mi chiede:

Ho dei file da trasferire da un PC che ho venduto. Non so se acquistare una flash memory USB o un HD esterno. Puoi aiutarmi?
(continua sotto) 
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Per rispondere è necessario soffermarsi sulle differenze individuabili tra una penna usb ed un HD:
  • il costo
  • la capacità di memoria
  • la tecnologia
  • la dimensione fisica (l'ingombro)
  • l'interfaccia
  • l'alimentazione
  • la resistenza agli urti

Il costo
Per una pendrive di 16GB su Amazon si spendono €10,00. Da 32GB si trovano a prezzi intorno ai E20,00. Quelle da 64GB ve ne sono, ma sono ancora un po' care. Per un HDD portatile di 500GB se ne  spendono meno di €50,00 e, a prezzi sensibilmente diversi, se ne trovano ormai da 1, 2 e 3TB. Ragionando in termini assoluti, risulta certo più conveniente la PenDrive.

[se non leggi bene l'articolo vai sul blog http://vincenzomiccolis.blogspot.it/ o sulla versione mobile http://bit.ly/AeHvgL]


La capacità di memoria
Parlando di prodotti commerciali, le penne USB più diffuse sono da 16GB e 32GB. Quelle da 64GB hanno un costo ancora elevato. Gli HDD portatili partono da 500GB ma se ne trovano ormai da 1, 2 e 3TB anche nei centri commerciali.

La tecnologia
Le cosiddette pennette sono memorie flash con una FAT virtuale, mentre gli HD esterni sono solitamente dischi rigidi con testina (RPM).

La dimensione fisica (l'ingombro)
L'HD è certamente meno portatile, ma permette la mobilità ad una grande mole di dati. Gli HD più pratici sono da 2,5 pollici ma se ne trovano anche da 1,8 pollici. Le versioni più grandi da 3,5 pollici solitamente sono utilizzate per gli HD desktop, più scomodi da trasportare ma che presentano solitamente più interfacce e spesso, per le versioni votate alla multimedialità, anche il telecomando.

L'interfaccia
Le pennette USB, come dice il loro nomignolo sono sempre USB (1.1 ormai rare, 2.0 e 3.0). Gli HD possono presentare contemporaneamente anche ulteriori tecnologie. La più diffusa era FireWire a circa 800Mbps. Sono ormai largamente diffusi in commercio dischi USB3.0, che raggiungono una velocità di trasferimento di 4,8 Gb/s (l'equivalente di circa 600 MB/s). Lo standard eSATA è piuttosto diffuso ma relegato al mondo strettamente informatico.

L'alimentazione
Le penDrive prendono l'alimentazione dalla presa USB. Gli HD possono presentare un alimentatore oppure essere auto-alimentati. In questo ultimo caso utilizzano due prese USB: una per lo scambio dati e la seconda per l'alimentazione.

La resistenza agli urti
Se la pennetta ha un involucro resistente e non cade di punta, le probabilità che i file vadano persi non sono altissime. Rimane comunque un dispositivo delicato, non ideale per la conservazione di copie uniche ed importanti. Possono danneggiarsi facilmente in presenza di campi magnetici. Per un HD il discorso cambia perché si tratta di strumenti molto più delicati. In particolar modo quelli muniti di testina sono molto fragili. Vi sono dei dischi boxati in alluminio e rivestiti in materiale antiurto (rugged), ma il loro costo è maggiore a quelli con involucri di plastica senza particolari protezioni.

Conclusione
Fatta questa disquisizione tecnologica è necessario capire che file si devono trasferire ed in breve che uso si deve fare del device. Caro piolo9210, è da capire quanto tempo vuoi che questi file rimangano sulla memoria. Se sono dati di utilità temporanea o se li vuoi mantenere per molto tempo. Ipotizzando che si tratti di foto e video personali è necessario capire se li si vorrà a breve trasferire su di un altro PC o su di un DVD; o se rimarranno sul disco. Per dei dati temporanei che non superino i 16/32GB direi che la penDrive va benissimo. In caso contrario, per dimensioni e volatilità maggiore tenderei più ad un HD, anche se di piccole dimensioni.

In assenza di limiti di budget potresti anche vagliare la scelta di un'Unità a stato solido (SSD) che presenta una serie di interessanti vantaggi. Avremo certamente modo di parlarne in un articolo futuro.


Alla prossima!
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martedì 14 dicembre 2010

Amazon, Ebay e Google investono nel "locale"

Amazon.com e eBay stanno investendo nei servizi internet locali, inserendosi in uno dei settori più in crescita dal punto di vista della popolarità e della remuneratività.

Amazon, il più grande retailer del mondo, ha in programma di investire 175 milioni di dollari nel portale di coupon online LivingSocial, mentre il gigante dell'e-commerce eBay sta acquisendo Milo.com, sito online che consente agli utenti di verificare se un determinato prodotto è disponibile nei negozi locali.

Anche Google, secondo quanto riferito da numerosi media, sta per completare l'acquisto del portale Groupon, specializzato in offerte di acquisti collettivi, per una cifra che si aggira sui sei miliardi di dollari, entrando così in un mercato che, nel 2010, varrà più di 90 miliardi di dollari.

"E' una vera e propria local-mania", ha commentato Colin Gillis, analista di BGC Partners. "Si sta cercando di acquisire una posizione strategica in questo mercato. Questo è quello che sta avvenendo".

LivingSocial, infatti, si è assicurato anche un investimento di otto milioni di dollari da Lightspeed Venture Partners. Gli introiti della società, che attualmente ammontano a più di un milione di dollari al giorno di media, dovrebbero superare i 500 milioni di dollari nel 2011, riferisce la stessa LivingSocial.

Le offerte locali rappresentano "al momento la categoria di e-commerce più promettente e con i maggiori margini di crescita", ha spiegato Jeremy Liew, amministratore delegato di Lightspeed.

"Non hanno paura di scommettere ingenti cifre su settori nei quali intravedono il futuro di Internet", ha aggiunto il dirigente riferendosi ad Amazon.

fonte: it.finance.yahoo.com