[se non leggi bene l'articolo vai sul blog http://vincenzomiccolis.blogspot.it/ o sulla versione mobile http://bit.ly/AeHvgL]
Di recente sto riscontrando la presenza sulle bacheche dei miei contatti Facebook di un messaggio che ha attratto la mia attenzione. Il testo pubblicato è il seguente:
"Da oggi 24 gennaio dell' anno 2013 essendo in perfetto stato le mie facoltà mentali e come titolare di questo account in Facebook, dichiaro, alle parti interessate e in particolare per l'amministratore di società di Facebook, i miei diritti di autore sono collegati a tutte le mie informazioni personali, commenti, testi, articoli, illustrazioni, fumetti, quadri, foto e video professionali, etc.. (a...... seguito della convenzione Berner). Per uso commerciale degli articoli sopra menzionati, il mio consenso scritto sarà sempre necessario. Da questa affermazione, a Facebook è severamente vietato divulgare, copiare, distribuire, diffondere o eseguire qualsiasi altra azione contro di me basata su questo profilo o il tuo contenuto. Queste azioni proibite si applicano anche ai dipendenti, studenti, agenti o membri di qualsiasi squadra, sotto la direzione o il controllo di Facebook. Il contenuto di questo profilo sono informazioni private e riservate. La violazione della mia privacy può essere punita dalla legge (UCC 1-308 - 1 308 1-103 e lo statuto di Roma), in Brasile dal codice di protezione e tutela del consumatore (legge 8.078/90) e in Argentina dalla legge 26.388 del CCP.
Nota: Facebook ora è un ente pubblico. Tutti i membri sono incoraggiati a pubblicare una nota come questa; se si preferisce, è possibile copiare e incollare questa versione. Se non la pubblichi almeno una volta, tacitamente si permette l'utilizzo di elementi quali foto, come pure le informazioni contenute nel tuo profilo e gli aggiornamenti di stato."
(continua sotto)
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Altri elementi che insospettiscono sono i riferimenti normativi.
"convenzione Berner" è una traduzione mal riuscita di convenzione di Berna (vedi Convenzione di Berna per la protezione delle opere letterarie e artistiche - Wikipedia sotto in Link utili) che regola il Copyright a livello internazionale delle sole opere coperte da diritto d'autore, normativa che non vale per il materiale personale che solitamente si pubblica su Facebook.
Mentre le norme sudamericane citate non hanno alcun valore in Italia e lo Statuto di Roma ha scopi ben più impegnativi che la tutela dei contenuti privati su Facebook per quanto mi è dato comprendere (vedi Statuto di Roma - Wikipedia sotto nei Link utili).
Ha rilevato che in circolazione vi sono altre varianti del messaggio, come quella che segue:
"Qualsiasi persona o ente o agente o agenzia di qualsiasi governo, struttura governativa o privata, utilizzando o il monitoraggio di questo sito o qualsiasi dei suoi siti associati, non ha il mio permesso di utilizzare informazioni sul mio profilo, o qualsiasi parte del suo contenuto compaia nel presente, compreso ma non limitato alle mie foto, o commenti sulle mie foto o qualsiasi altra «immagine» pubblicata nel mio profilo o diario.
Sono informato che a tali strutture è strettamente proibito divulgare, copiare, distribuire, diffondere o raccogliere informazioni o intraprendere qualsiasi altra azione riguardante o contro di me tramite questo profilo e il contenuto dello stesso. Divieti precedenti si applicano anche ai dipendenti, stagisti, agenti o qualsiasi personale sotto la direzione o il controllo di dette entità. Il contenuto di questo profilo è privato e le informazioni in esso contenute sono riservate al circolo di persone alle quali esso è destinato. La violazione della mia privacy è punita dalla legge. UCC - 1 - 308 - 1-103.
Facebook è ora un'entità quotata in borsa. Tutti sono incoraggiati a pubblicare un bando come questo, o se preferite, è possibile copiare e incollare questa versione. Non pubblicare tale dichiarazione almeno una volta, indirettamente permette l'uso di oggetti quali immagini e informazioni nei vostri aggiornamenti di stato pubblici."
(continua sotto)
Se si vuole impedire a Facebook & Co. di utilizzare i propri dati (vedi snopes.com: #Facebook #Privacy Notice [EN ]sotto nei Link utili) non vi è modo più radicale della chiusura dell'account. Purtroppo, anche in questo caso, alcuni contenuti potrebbero rimanere nelle disponibilità di Facebook.
Se non vuoi che i tuoi dati privati vengano diffusi semplicemente non pubblicarli!
Alla prossima!
La #bufala della Convenzione di Berna
Don't Fall For Fake #Facebook #Privacy Notice [EN]
Convenzione di Berna per la protezione delle opere letterarie e artistiche - Wikipedia
Protezione #Hoax: #Bufala: seguito convenzione Berner vietato copiare contenuto profilo
#Facebook, postare avviso #salvaprivacy non protegge da nessuno - Zeus News
Postare un avviso #salvaprivacy su #Facebook non protegge da nessuno | Il Disinformatico
snopes.com: #Facebook #Privacy Notice [EN]
Statuto di Roma - Wikipedia
#Facebook #Copyright #Hoax: Don't Copy and Paste that 'Copyright' Facebook Message - ABC News [EN]
#Facebook message claiming users have #copyright to photos, timeline posts is a #hoax - NY Daily News [EN]
Stop Dont Post #Copyright #Facebook Message - news.yahoo.com [EN]
mashable.com/ [EN]
it.wikipedia.org/
downloadblog.it/
protezionehoax.com/
zeusnews.it/
snopes.com/ [EN]
attivissimo.blogspot.it/
abcnews.go.com/ [EN]
nydailynews.com/ [EN]
news.yahoo.com/ [EN]
#Bufala: 10 SMS per avere WhatsApp gratis!
#Bufala - #Owen #Wilson è morto oggi
#Bufala - Sei un vincitore di $ 1,000.000.00
#Bufala - #Facebook - raccolta "Mi Piace" per bambino con tumore
#Bufala - Appello per i cuccioli di cane!
#Facebook - che male me ne può venire se la mia foto, la mia faccia, perde la sua #privacy? [aggiornato il 13/08/2012]
Non condividere queste foto su #Facebook !
#Facebook - Difendersi dagli abusi sulle foto di altri utenti
#Facebook - Creare un foto album in privacy
Trovo assurdo che le persone leggano e condividano istantaneamente credendo a tutto e senza porsi domande in merito. Eppure continua ad accadere con i più disparati post su Facebook e la privacy, Facebook a pagamento...mah!
RispondiEliminaGrazie del commento Marco. Hai proprio ragione. Certi messaggi purtroppo si diffondono troppo rapidamente. In pochi si preoccupano di verificare le fonti senza pensare alle risorse ed al tempo che con la loro diffusione vengono sprecati. Per non parlare dei danni di immagine e delle violazioni della privacy che a volte questi messaggi possono provocare. Una maggiore consapevolezza e una più profonda conoscenza renderebbero internet un posto migliore e più sicuro.
RispondiEliminaPrego :) ..si, io capisco che sia nella natura dell'uomo la condivisione (alla fine è questo il motivo della fortuna dei social network) ma a tutto c'è un limite!
RispondiEliminaContinuo ad essere d'accordo con te. Per quanto a Facebook, credo che, per passare per "informàti", nella continua speranza di essere i primi a condividere una notizia o una foto, si rinuncia troppo facilmente all'approfondimento, alla verifica. Più o meno come accade per la stampa ai tempi di internet. Spesso anche testate giornalistiche di primo piano sono cadute in questa trappola pur di tentare lo scoop.
RispondiEliminaCome si suol dire "basta che di me si parli". Per esempio, si potrebbe imbastire un discorso simile, anche se più complesso, su Wikipedia che potremmo definire una "social enciclopedia". E' un importantissima risorsa per Internet e la sfrutto tantissimo, ma...anche quelle notizie andrebbero controllate. Recentemente ho letto di alcune bufale incredibili scoperte tra le sue pagine..tra cui un'isola che non esiste!
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